Per questo motivo la SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) ha specificato la necessità di un surplus della quota proteica per le donne in gravidanza. Il fabbisogno medio giornaliero di proteine aumenta di 0,5gr nel primo trimestre, nel secondo di 7gr e nel terzo di ben 21gr. Appare scontato che sarà molto difficile raggiungere quotidianamente la quota proteica necessaria e sarà ancora più complicato attuare un compenso di 7 o 21gr ogni giorno se non ci si aiuta con un’alimentazione integrata.
Quali proteine preferire in gravidanza
Proteine animali o vegetali? C’è molta confusone su questo argomento, va quindi specificato innanzitutto che non esistono proteine animali o vegetali! A parità di composizione le proteine sono tutte uguali, non esiste differenza a livello chimico, non ha quindi senso fare una distinzione in questi termini, bisognerebbe riferirsi piuttosto alla loro origine che può essere animale o vegetale.
Proteine di origine animale
Il nostro corpo è in grado di produrre quasi tutti gli aminoacidi di cui necessita tranne 8 (9 nei bambini) che devono essere assunti per forza tramite l’alimentazione. Le proteine di origine animale sono complete di tutti gli aminoacidi di cui abbiamo bisogno, hanno quindi quello che viene definito “valore biologico” più alto.
Queste proteine si trovano in carne, pesce, uova, latte e formaggi.
Spesso nei primi mesi di gravidanza si ha difficoltà a mangiare carne per via delle nausee. Per questo viene consigliato un apporto maggiore di uova, pesce, formaggi o latte. I vantaggi dello scegliere i latticini sono dati dal fatto che al loro interno si trovano anche nutrienti come calcio, fosforo e vitamine, necessarie alla formazione del feto. Mantenere alta la quota proteica aiuterà inoltre nel controllo della fame, che può risultare complicato non solo nei primi mesi ma per tutto il corso della gravidanza.
Proteine di origine vegetale
Al contrario delle proteine di origine animale non dispongono di tutti gli aminoacidi essenziali. Purtroppo anche se ne mancasse solamente uno, il nostro corpo non ne utilizzerebbe nessuno dei presenti, facendo risultare inutile la quota proteica assunta. Fortunatamente non è indispensabile che ogni singolo elemento disponga di tutti gli aminoacidi essenziali, è infatti possibile completare lo spettro aminoacidico con più pietanze all’interno dello stesso pasto, o addirittura della giornata. In questo modo, unendo alimenti come carboidrati e legumi (nelle proporzioni di 2/3 e 1/3) si ottengono le proteine complete di origine vegetale, che il nostro corpo non distinguerà in alcun modo da quelle di origine animale, poiché la loro composizione è la medesima.
L’importanza delle proteine durante e post parto
Ad un’ottima quota proteica deve accostarsi anche una buona dose di attività fisica. Le più grandi organizzazioni mondiali della salute consigliano di allenarsi sia durante che dopo il parto. Indipendentemente dall’abitudine di allenarsi già prima il movimento quotidiano (in caso di problematiche di salute in accordo con il proprio medico) è fondamentale. Durante il periodo di gestazione insorgono facilmente problemi alla schiena, le articolazioni sono sovraccaricate, il sistema linfatico è sotto carica perenne e dopo il parto si tende a mantenere i chili in eccesso se non sono eliminati nel breve periodo. Questi problemi possono essere risolti in gran parte con una buona attività fisica, strutturata in base alle esigenze personali di ogni donna. Senza il giusto apporto proteico non si avrà una risposta ottimale dalla muscolatura, che difficilmente diventerà tonica mantenendo attiva la funzionalità di cui si ha bisogno in questo periodo.
Il diario di una neomamma è ricco di tante emozioni, cambiamenti e responsabilità, ma una parte fondamentale deve sempre riguardare la cura di sé, perché il benessere psicofisico di una mamma è importante per lei, fondamentale per il nascituro e spesso diventa esempio e stimolo per tutta la famiglia.
ACSM's Guidelines for Exercise Testing and Prescription
- American College of Obstetricians and Gynecologists. Obset Gynecol - 2005
- FIPE - Strength and Conditioning. Numero 20, Aprile-giugno 2017
- Società Italiana di Nutrizione Umana-SINU, 2014
- LARN - Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana: PROTEINE